luglio

ALTARE PRESSO LA CAPPELLA DELLA MADONNA DI LOURDES


Questa cappella “sfonda”, al centro, il braccio di transetto esposto a settentrione. La parete di fondo (già porzione della parete di fondo dell’abside della chiesa settecentesca) presenta, nella parte alta, un disegno di raggi luminosi che sottolineano l’evento divino più sotto raffigurato: l’apparizione della Vergine a Bernadette nella grotta di Massabielle.
Altare: completamente in marmo. Separato dalla pala con la quale, probabilmente, componeva l’antico “Altare della Madonna” della chiesa settecentesca, venne, dopo l’ampliamento del1895, qui sistemato modificandone la dedicazione.

Altare presso la cappella della Madonna di Lourdes: veduta d'insiemeAltare presso la cappella della Madonna di Lourdes: veduta d'insieme.

Il paliotto, verde con macule chiare, contiene al centro il monogramma di Maria a rilievo, su marmo rosso, viola, racchiuso in una cornice grigio chiaro dalle forme barocche. Sugli spigoli esterni si fanno notare grosse mensole ad orecchio, modanate, in marmo giallognolo con inserti centrali in verde.
Pala: la scelta di proporre quale pala d’altare l’effetto materico della grotta di Lourdes fu sicuramente la risposta ad una generale devozione verso quel sacro luogo, ma intervenne, probabilmente, anche il desiderio di seguire una corrente dell’epoca, un modo di fare arte “ammanierato”, che supponiamo si sia manifestato un po’ ovunque dopo gli eventi miracolosi del 1858. Si può forse parlare di neomanierismo, proprio perché il manufatto fu prodotto durante i lavori di ampliamento di fine Ottocento, in un periodo in cui il “revival” era l’interesse maggiore degli artisti.

Altare presso la cappella della Madonna di Lourdes: particolareAltare presso la cappella della Madonna di Lourdes: particolare.

E’ pur vero che la finta roccia e l'effetto scenografico d’insieme riconducono ad alcuni stilemi della maniera cinquecentesca che, però, riguardano l’architettura civile, di fatto applicati nei giardini ed in alcuni ambienti delle dimore signorili.
L’opera figurativa racchiusa all’interno del suggestivo apparato roccioso è statica. Nella semplice postura delle statue della Vergine e di Bernadette. “... Aveva un vestito bianco, un velo bianco e una cintura azzurra, e una rosa su ogni piede del colore della catenella del suo rosario. ... La signora prese il rosario che teneva tra le mani e fece il segno della croce. ... Appena ebbi fatto il segno della croce scomparve il grande sbigottimento che provavo. Mi misi in ginocchio. Ho recitato il rosario alla presenza di quella bella signora. La visione faceva scorrere i grani del suo, ma non muoveva le labbra...” (cfr. G.

Giacometti, a cura di, Le apparizioni di Lourdes, pp.24, Paoline, Milano 1986).
Ad un occhio attento non sfugge che nella composizione è assente lo spirito baroccheggiante, sia quello autenticamente settecentesco, sia quello prodotto dalle imitazione degli artisti che intervennero nei lavori di dipintura e restauro agli inizi del Novecento. L’intento barocco avrebbe preferito una composizione dinamica, narrativa e/o drammatica, avrebbe magari giocato con l’acqua sgorgante o puntato sullo scavare affannoso di Bernadette nella terra.

A.D.